Si riporta di seguito il testo integrale dell’articolo sulla tematica “Casa di riposo non a norma”, uscito il 27 Gennaio 2022, in versione riadattata, sulle principali testate locali.
Il circolo PD di Poviglio, a seguito di accesso agli atti, è venuto da poco in possesso di vari documenti tecnici denominati “Prove di evacuazione in caso di incendio” relative alla Casa Protetta Le Radici, eseguite per conto di ASP che è titolare del contratto di servizio e consegnate e depositate presso il Comune di Poviglio che invece è il proprietario dell’immobile, di cui la prima datata maggio 2019, nello stesso mese in cui si è insediata l’attuale amministrazione e le successive datate dicembre 2019, giugno e ottobre 2021.
L’insieme di questa documentazione tecnica, emessa da un’apposita società di consulenza in materia, è relativa alla simulazione di un incendio che potrebbe avvenire in uno o più reparti della Casa Protetta.
Da quanto emerso dalla documentazione a cui si fa riferimento, in tutti i rapporti emessi nei periodi indicati emerge un dato allarmante e citiamo testualmente “persistono e rappresentano una forte criticità i problemi strutturali”.
Si cita testualmente che “l’attività di evacuazione dei reparti è difficoltosa anche di giorno ed il tempo necessario è troppo, in quanto occorre trasferire i pazienti dai letti alle carrozzine o sulle lenzuola. Questo perché i letti non escono dalle porte. Il rischio è che sia necessario, in caso di incendio, sospendere l’evacuazione prima di aver trasferito tutti gli ospiti, perché il reparto potrebbe riempirsi di fumo”.
In parole povere si dovrebbe abbandonare a sé stessi parte degli ospiti presenti nella struttura, fatto che suscita un estremo senso di indignazione verso chi avrebbe dovuto occuparsi per tempo di questo problema estremamente grave e che invece sta latitando in merito.
Si rileva inoltre “assenza di una scala di emergenza che si rende necessaria per favorire il deflusso dei malati dal primo e dal secondo piano”.
Ci sarebbero altre criticità da elencare, ma noi crediamo che queste poche righe siano sufficienti per descrivere la situazione di estremo pericolo all’interno dell nostra Casa Protetta “Le Radici”.
A corollario di tutto ciò, dopo ogni punto in cui vengono indicate tutte queste problematiche, le note riportate sulla documentazione ripetono la stessa identica frase: “Ad oggi non sono stati individuati correttivi alla problematica emersa”.
Ad oggi infatti non è stato adottato un solo provvedimento per, almeno, iniziare un percorso verso la messa in sicurezza della struttura se non l’indicazione in una voce inserita nel bilancio preventivo triennale 2021-2023 del Comune di Poviglio approvato lo scorso anno, in cui si fa riferimento ad un finanziamento del Comune, quale proprietario dell’immobile, per complessivi 1.800.000 euro (di cui 300.000 euro per il primo anno ed 1.500.000 euro per i due anni successivi), per interventi strutturali sulla Casa Protetta che a quanto emerge dai fatti risulta perso nell’etere.
L’unico intervento di parte dell’amministrazione comunale resta la campagna di propaganda iniziata a luglio 2021 per evitare la chiusura temporanea della struttura, dovuta a una mancanza di personale per il periodo estivo, durante il quale gli ospiti sarebbero stati trasferiti in altre strutture dei comuni limitrofi.
Teniamo a precisare che anche le strutture degli altri comuni si sono trovati nelle stesse difficoltà e gli ospiti sono stati trasferiti senza alcun tipo di problema organizzativo.
L’occasione sarebbe invece stata ottimale per permettere di iniziare gli eventuali lavori di messa in sicurezza della struttura considerando che, e qui non vogliamo sentire ulteriori scuse, questi devono essere fatti al più presto per scongiurare qualsiasi disastro annunciato e altrettanto logicamente, sarebbe auspicabile un loro trasferimento per il periodo necessario agli interventi.
Ci attiveremo in ogni modo a noi possibile, tramite gli appositi organi competenti, per fare in modo che questa sia la priorità dei prossimi mesi di questo nuovo anno dell’attuale amministrazione comunale a cui chiediamo formalmente di fornire spiegazioni in merito sia alla mancata comunicazione di tutte queste pericolose criticità e sia al fatto di non essersi ancora attivata per trovare una soluzione.
Qui ci rivolgiamo direttamente alla Sindaca: se l’unico problema era evitare la chiusura e il trasferimento degli ospiti per il periodo estivo perché non informare, al momento della raccolta firme in piazza, anche di queste problematiche?