Vi riportiamo la versione originale dell’articolo di risposta alle considerazioni della Sindaca, relativamente alle criticità sollevate dal PD di Poviglio in merito alla sicurezza della nostra Casa Protetta. L’articolo è stato pubblicato dalla “Gazzetta di Reggio” in data 29 Gennaio 2022.
Il Circolo Pd di Poviglio è lieto di sapere che è in corso una trattativa con un privato cittadino del paese per finanziare il progetto di messa in sicurezza della Casa Protetta “Le Radici”.
E’ anche ben lieto di venire a sapere che tale iniziativa è già allo stadio avanzato, da quanto si apprende dalla risposta del Sindaco, ma rimane ancora una volta sconcertato che tali azioni vengono intraprese senza interpellare né il gruppo di maggioranza né il consiglio comunale come dovrebbe essere normalmente.
Ricordiamo inoltre che più volte i consiglieri del gruppo di maggioranza hanno sollevato la questione nelle opportune sedi e tali domande sono state disattese, ignorate e contestate.
Il fatto che sussistevano tali criticità, ci rendiamo conto, potesse essere ben noto già da prima dei documenti di cui siamo venuti in possesso solo da poche settimane, ricordando che l’attuale Sindaca era presente nel mandato precedente e che l’attuale assessore al Welfare (ndr colui che si occupa in primis della casa protetta) è in carica da almeno 13 anni.
Ci chiediamo però come, a quasi tre anni dal recepimento di tale documentazione, solo adesso e solo a seguito della nostra richiesta di accesso agli atti, la situazione, che è di una gravità estrema, sia stata o sottostimata o palesemente evitata fino ad oggi, essendo inoltre presente nel mandato elettorale della Sindaca.
La situazione del bilancio consuntivo del comune di Poviglio, quando sarà definita, evidenzierà debiti fuori bilancio di importi rilevanti e, nel caso specifico tra i tanti, per l’aumento del debito nei confronti di ASP, gestore del servizio, di circa 130.000 €, dovuti in gran parte alla mancata chiusura temporanea della Casa Protetta nel periodo estivo che ha reso necessario assumere del personale.
Come ribadiamo siamo orgogliosi che alcuni nostri cittadini abbiano messo mano al proprio portafoglio per finanziare il progetto, ci chiediamo però, a quale titolo la nostra amministrazione comunale e, nello specifico, alla giunta, possa continuare a chiedere tali donazioni invece che mettersi ad amministrare efficacemente il Comune in modo da evitare di trovarsi a fine anno a chiedere l’elemosina in giro.
Vogliamo inoltre specifica che nell’attuale giunta comunale è presente un solo esponente del Partito Democratico, l’attuale Vicesindaco, teniamo a ricordarlo quando si afferma che il Partito Democratico “amministra”.
Inoltre, sorge una domanda legittima a riguardo, siamo certi che attraverso l’utilizzo di un finanziamento privato, che si può presupporre quale strumento operativo la creazione di una fondazione privata, la vocazione pubblica del servizio rimarrebbe intatta?
Riteniamo che il dialogo con il gruppo di maggioranza e con il consiglio comunale sia obbligatorio nella gestione di un Comune e non siamo disposti ad accettare il comportamento della Sindaca che arriva a chiedere di approvare le sue azioni solo dopo averle già portate a compimento ma di interfacciarsi prima con i vari soggetti.
Siamo stanchi che ogni volta si sollevi un problema anziché trovare una soluzione si cerchino presunti capri espiatori passati, presenti e futuri. Una volta finiti a chi si darà la colpa?